Il Compostaggio dei rifiuti organici è una pratica utile? Quali sono gli attori coinvolti e anche i possibili pericoli?

Tavola Rotonda, 9 maggio 2025 ore 15:30, on line
Il processo di trasformazione della sostanza organica morta in materia inorganica, che viene utilizzato per il “Compostaggio” è sconosciuto a molti, soprattutto sono sconosciuti gli organismi coinvolti in questo processo ecosistemico che l’uomo copia, ed anche le possibili incertezze o addirittura problemi, nell’utilizzo come ammendante del materiale inorganico così prodotto.
Su questi temi, dopo una brevissima introduzione di Elisa Anna Fano, parleranno tre esperti:
– Barbara Manachini (Università di Palermo): Nematodi: gli eroi sconosciuti del compostaggio
– Pietro Buzzini (Università di Perugia): Microplastiche (convenzionali e biodegradabili) nel compost: impatto sulle comunità microbiche del suolo
– Maria Cristina Angelici (Istituto Superiore di Sanità): Uso del compostaggio in agricoltura e rischio di infezioni parassitarie
Al termine delle presentazioni, ci sarà ampio spazio per le domande e la discussione
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Barbara Manachini
Professore di Entomologia generale ed applicata (AGRI-05/A) presso l’Università di Palermo, precedentemente ricercatrice all’Università di Milano. Presidente della Società Italiana di Nematologia (SIN); delegata del Rettore per i rapporti con il Ministero della Salute e l’autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) per la quale ha collaborato sia come esperto esterno che come membro del gruppo di lavoro sugli OGM. Ha prodotto (Scopus) 76 articoli censiti ISI con un H-index di 20, oltre a 4 libri scientifici divulgativi, 6 capitoli di libro Internazionali e 4 a diffusione nazionale, 2 voci di Enciclopedia tecnica. Titolare di 1 brevetto Nazionale ed uno Internazionale. È stata valutatrice di molti progetti Europei (FP7, H2020) e nazionali per l’Italia, la Francia, la Svizzera, la Polonia, la Norvegia e Malta.

Pietro Buzzini
Professore di Microbiologia Agraria, Alimentare e Ambientale (SSD AGRI-08/A) presso l’Università di Perugia. Direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e l’Ambiente “Felli” dal 2015 al 2021 ed attualmente vicedirettore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia, Coordinatore Scientifico della Industrial Yeasts Collection DBVPG dal 2010 (affiliata alla European Culture Collection Organization ed alla World Federation of Culture Collections), Commissioner per l’Italia nella International Commission for Yeasts, e National Expert per l’Italia nel National Coordinators Forum dell’Infrastruttura di Ricerca EU MIRRI-ERIC. Coordinatore scientifico di progetti di ricerca nazionali ed internazionali. Si occupa dello studio della biodiversità microbica, della tassonomia, dell’ecologia e della fisiologia dei funghi (compresi i lieviti) negli ambienti estremi. Ha prodotto 159 articoli ISI (Scopus) con un H-index di 38, inoltre 3 libri, oltre 20 capitoli di libro e di 1 brevetto UE. Dal 2022 è inserito nell’elenco dei 2% world top-scientists pubblicato dalla Stanford University (Elsevier Data Repository, V6, doi: 10.17632/btchxktzyw.6).

Maria Cristina Angelici
Dopo la laurea in Scienze Biologiche alla Sapienza di Roma, è entrata all’Istituto Superiore di Sanità dove è diventata Ricercatore Senior. È stata Presidente della Società Italiana di Protistologia ed attuale Segretario della Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell’Ambiente. Ha svolto studi molecolari e sorveglianza parassitologica di malattie da protozoi con particolare interesse per il quadro epidemiologico in Italia. È stata leader in progetti sui generi Trypanosoma, Leishmania, Enthamoeba e Toxoplasma, portando avanti la caratterizzazione molecolare del genoma dei protozoi a fini diagnostici e filogenetici. Più recentemente ha studiato i fattori di rischio ambientali per le infezioni da protozoi, focalizzati sui parassiti trasmessi dall’acqua, mediante approccio molecolare e parassitologico. Infine si è occupata di protozoi parassiti emergenti in relazione alla globalizzazione, ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità sanitaria. Ha prodotto, oltre che numerosi report e articoli divulgativi, 21 lavori censiti ISI con un H-index di 10 (Scopus).
